Boutique Hotel nel cuore degli storici rioni Sassi a Matera (patrimonio mondiale Unesco), in posizione dominante e panoramica sorge dal 1756 il Palazzo degli Abati, antica dimora del Capitolo della contigua Chiesa rupestre di San Pietro Barisano, la più grande della città.
Era la camera di rappresentanza della residenza degli Abati dell’adiacente chiesa rupestre San Pietro Barisano, venne costruita nel 1756, stesso anno in cui venne ampliata la chiesa rupestre San Pietro Barisano con la facciata e il campanile. Molto spaziosa, particolarmente luminosa è caratterizzata da una stupenda volta settecentesca decorata e dal pavimento in cotto originale dell’epoca. Si affaccia su un grande terrazzo panoramico condiviso, ed è dotata di una finestra e di un balconcino, da dove lo sguardo spazia sulla Murgia e su parte del Sasso Barisano con la bellissima Cattedrale. Nei primi del Novecento divenne l’abitazione della famiglia soprannominata Bamm’n. Bamm’n in dialetto materano vuol dire “Bambolina”, per i tratti somatici particolarmente delicati della signora che ci ha vissuto con la sua famiglia fino al 1958, prima dello sfollamento dei Sassi.
Ampia e luminosa, di oltre 35 mq, dispone di terrazzino condiviso e di una finestra che si affaccia sull’altopiano della murgia con il Parco Archeologico delle Chiese Rupestri e su parte del Sasso Barisano.
Costruita nel 1794 con il primo ampliamento del Palazzo degli Abati, ha un’alta volta settecentesca decorata, ed il pavimento originale in cotto. Era la camera da letto degli abati della chiesa rupestre San Pietro Barisano, la chiesa rupestre più grande dei Sassi e risalente al 1200. Quando gli Abati persero la proprietà del Palazzo divenne un’abitazione di diverse famiglie. Dai primi del ‘900 fino allo sfollamento dei Sassi negli anni ’50 fu la casa della famiglia Andrulli ed ha visto i natali dell’attuale proprietaria della struttura, Vita Maria, il cui nonno era stato soprannominato Cudd Ngsset, ovvero “Collo ingessato” in quanto durante la Prima Guerra Mondiale fu ferito al collo e da allora dovette indossare sempre un sostegno al collo.