Visitare Matera, proposte di itinerari

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Prima di consultare il  nostro itinerario ti consigliamo di leggere l’articolo su “Cosa sono i Sassi di Matera?

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 GIORNO 1 (Sassi e Città del Piano)

Dal nostro albergo consigliamo di iniziare con la chiesa adiacente di SAN PIETRO BARISANO, la chiesa rupestre più antica e più grande dei Sassi, e l’unica ad avere una facciata ed un campanile.

Accanto c’è CASA CAVA, una ex-cava dove venivano estratti mattoni di tufo, oggi ristrutturata ad Auditorium.

Proseguendo per le scale a destra della Casa Cava si arriva alla cosiddetta Città al Piano, ovvero il centro di Matera non appartenenente ai Sassi: vi consigliamo di soffermarvi nella Chiesa di San Giovanni Battista, la chiesa più antica della città al piano in quanto del 1300.

Dopo pochi metri vi troverete nella Piazza Vittorio Veneto, piazza principale della città dove è possibile ammirare un bel panorama del Sasso Barisano e del Duomo dai tre archi, ed è possibile affacciarsi sugli Ipogei: uno di questi Ipogei è il Palombaro Lungo, la cisterna scavata più grande d’Europa, visitabile con un tour guidato di 30 minuti. Visitate anche l’altro Ipogeo, in Recinto XX settembre, scoprendo altre meraviglie della città sotterranea, Matera Sum, il tour dura un’ora.

Proseguire per Via delle Beccherie fino a piazza Duomo, dove si può, appunto, entrare nella Cattedrale, e affacciarsi per ammirare il bellissimo panorama di un’altra parte del Sasso Barisano.

Da piazza Duomo, attraversare la caratteristica Piazza del Sedile, passare dalla chiesa barocca di San Francesco D’Assisi e dalla Chiesa barocca del Purgatorio,  caratteristica e inusuale per le decorazioni della facciata che rappresentano scheletri e gente che brucia (appunto del Purgatorio).

Continuando per Via Ridola, raggiungete Piazzetta Pascoli e da qui ammirate il panorama del Sasso Caveoso e della Gravina. Proseguite fino a via Bruno Buozzi per addentrarvi nel Sasso Caveoso, dove potete ammirare la bellissima Chiesa Rupestre di Madonna dell’Idris, la Chiesa a picco sul burrone di San Pietro Caveoso  e la Chiesa Rupestre di Santa Lucia alle Malve.

Da Piazza del Caveoso proseguite per la via panoramica sulla Gravina e risalite via D’Addozio per rientrare in albergo.

 

2° GIORNO (Chiese Rupestri e Murgia)

Scendete al complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci: due chiesti rupestri affrescate, l’una sovrapposta all’altra, un monastero e vecchie abitazioni con cisterne e mangiatoie (in estate sono esposte mostre d’arte contemporanea, in particolare di scultura).

Vi consigliamo di dedicare il resto della giornata alla visita del Parco delle Chiese Rupestri, raggiungibile anche a piedi, percorrendo via Madonna delle Virtù fino a Porta Pistola e da qui scendendo verso il Ponte Tibetano che con un sentiero porta fino al cosiddetto Belvedere.

Il Parco Archeologico delle Chiese Rupestri  è patrimonio UNESCO dal 1993 ed è un luogo unico al mondo dove architettura e natura si compenetrano fino a confondersi. Oltre a rivivere dieci secoli di spiritualità in oltre 150 chiese rupestri, si può anche ammirare il più bel panorama dei Sassi di Matera, il burrone del torrente Gravina e la location dove Mel Gibson ha girato la Crocifissione di Gesù nel film “LaPassione di Cristo”.

Nel pomeriggio vi consigliamo di non perdere la bellissima e mistica Cripta del Peccato Originale,la cosiddetta Cappella Sistina dell’arte Rupestre, risalente all’VIII-IX secolo. La cripta era il luogo di culto di un insediamento rurale altomedievale che includeva una piccola comunità monastica. La chiesa è ricca di splendidi affreschi, dall’alto valore estetico e teologico. E’ raggiungibile in auto o con transfer che possiamo prenotare per voi.

 

3° GIORNO (Musei e Cultura)

Il terzo giorno consigliamo di approfondire la realtà dei Sassi e della storia del territorio circostante visitando i Musei della Città come:

  • Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” che fa fare un viaggio dal Paleolitico all’età medievale.
  • Casa Noha, antica dimora che ospita il racconto emozionante della storia di Matera coinvolgendo il visitatore in un viaggio multimediale.
  • Museo della scultura contemporanea (MUSMA), unico museo in grotta al mondo e principale museo italiano interamente dedicato alla scultura, che racconta la storia dela scultura, italiana ed internazionale, dalla fine del 1800 ad oggi.
  • Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, all’interno di Palazzo Lanfranchi, edificio seicentesco, costruito come seminario e successivamente usato come liceo dove ha insegnato il poeta Pascoli, il cui percorso espositivo si articola nelle sezioni di Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea. Al piano terra la sala Levi accoglie anche il grande dipinto “Lucania ’61” realizzato da Carlo Levi.
  • La Casa di Ortega, ideata per documentare la presenza a Matera del grande artista spagnolo José Ortega e per favorire la riscoperta e la valorizzazione della tradizione artigiana locale.
  • Casa in Grotta, un’opportunità per rendersi conto di quella che era la vita di alcune case scavate del Sasso Caveoso prima del loro abbandono per lo sfollamento, avvenuto in seguito alla legge di risanamento dei Sassi voluta dal presidente del consiglio Alcide De Gasperi nel 1952. La Casa  è arredata con i mobili e gli attrezzi autentici del periodo in cui era abitata e ce ne sono diverse nei Sassi.

Matera, la città dei Sassi

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Matera è famosa per il suo eccezionale centro storico, in particolare per i suoi quartieri più caratteristici, il Sasso “Caveoso” ed il Sasso “Barisano”, che assieme al rione “Civita” formano un complesso nucleo urbano, oggi indicato come I Sassi di Matera, dal 1993 inclusi dall’ U.N.E.S.C.O. nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Per “Sasso” si intende quartiere scavato nella roccia, ed i Sassi di Matera sono letteralmente scolpiti a ridosso di un profondo burrone, la Gravina.

La roccia del promontorio dove si sono sviluppati i Sassi è costituita in prevalenza di calcarenite, localmente denominata tufo, una roccia sedimentaria di origine marina, che risulta tenera e facilmente modellabile. Questa ha permesso la formazione di numerose cavità naturali e grotte, facilitando il lavoro ingegnoso dell’uomo con lo scavo e il reperimento di materiale da costruzione, consentendogli l’escavazione di canali e cisterne, la cosiddetta architettura a negativo.

Le grotte naturali, numerose nel territorio di Matera, sono state le prime dimore per gli uomini, che non subivano passivamente le forme della natura ma se ne appropriavano, determinando nella grotta percorsi ed architetture.

Cominciava così una laboriosa opera di scavo, e parte del materiale di risulta veniva utilizzato anche per chiudere l’entrata della grotta, tamponandola.

 

Oltre che con lo scavo la grotta veniva ingrandita anche con un tipo di costruzione, chiamata “lamione”, che in pratica prolunga verso l’esterno la grotta.

LAMIONE /GROTTA PALAZZATA

Naturalmente più cavità esistono l’una sull’altra, disposte in modo geniale e caotico, e si arriva a contare fino a dieci piani scavati gli uni sugli altri. Il tetto di una casa è, al di sopra, una strada, una scalinata, un giardino, o il pavimento per un’altra casa.

Di frequente, camminando nei Sassi, ci si imbatte nei comignoli che spuntano nella strada perché, senza rendercene conto, stiamo in effetti camminando sul tetto di una casa.

Il groviglio di cunicoli è inestricabile, ed è inimmaginabile lo sviluppo sotterraneo della città, che abbiamo cercato di rendere con una sezione di una piccola zona dei Sassi, ma effettivamente è di difficile resa grafica, e può solo dare una vaga idea, che vi servirà a capire come ciò che si vede normalmente dei Sassi ne è solo la pellicola esterna.

Lo scavo veniva proseguito a seconda delle esigenze, con numerose diramazioni.

L’orografia del territorio e la natura della roccia hanno favorito l’insediamento umano sin dalla preistoria, ed oggi si tende a collocare nel Paleolitico inferiore-medio il primo popolamento della zona.

“Matera è l’unico posto al mondo dove gli abitanti possono dire di vivere nelle stesse case dei loro avi di 9.000 anni prima” recita Fodor’s, una guida inglese.

Matera, infatti si considera una delle città più antiche del mondo, nonchè la più antica dove c’è stata continuità di vita.